Dal 2025 entrano in vigore importanti novità fiscali sugli omaggi ai clienti, sulle spese di rappresentanza e sui fringe benefit ai dipendenti. Il cambiamento più rilevante riguarda l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti: i costi pagati in contanti non saranno più deducibili. Sono ammessi solo pagamenti con carta, bonifico, assegno o sistemi digitali.
Omaggi ai clienti: limiti e deduzione
Gli omaggi sono considerati spese di rappresentanza e la deducibilità varia in base al valore:
- deduzione totale fino a 50 euro per singolo omaggio;
- oltre 50 euro, deducibilità nei limiti del DM 19 novembre 2008 (1,5%, 0,6%, 0,4% dei ricavi a seconda dello scaglione).
Il valore rilevante è quello normale di mercato. Per i beni prodotti dall’impresa, il valore normale conta per la soglia dei 50 euro, mentre nel plafond deducibile rientra il costo sostenuto.
Omaggi ai dipendenti e fringe benefit 2025-2027
Gli omaggi ai dipendenti seguono le regole dei costi del lavoro. Per il triennio 2025-2027 salgono i limiti dei fringe benefit esenti:
- 1.000 euro per dipendenti senza figli a carico;
- 2.000 euro per dipendenti con figli a carico.
Nel limite rientrano anche rimborsi di utenze, affitto e interessi del mutuo. Se si supera la soglia, l’intero importo diventa imponibile. I voucher e i buoni acquisto restano equiparati ai fringe benefit non in denaro.
Regime forfettario
- Forfettari: nessuna deducibilità analitica, la spesa resta irrilevante ai fini fiscali.
IRAP
Per le società di capitali gli omaggi seguono il valore indicato in Conto economico.
Per ditte individuali e società di persone restano indeducibili ai fini IRAP.
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