La disciplina introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 rappresenta un passo avanti importante per la regolamentazione fiscale delle cripto-attività in Italia.
Grazie alle novità del 2025 apportate alla disciplina delle cripto-attività, per i contribuenti è fondamentale:
- monitorare accuratamente le proprie operazioni;
- conservare documentazione idonea a supportare i valori dichiarati e i costi di acquisto;
- valutare l’opportunità di aderire al regime di rivalutazione per evitare future contestazioni o imposte più gravose.
Di seguito si riportano le novità previste dalla Legge di Bilancio 2025 in materia di cripto-attività.
- Imposta sostitutiva: l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri proventi derivanti dalle operazioni in cripto-attività (art. 67 c. 1 lettera c-sexies TUIR) realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2026 è pari al 33%
- Soglia di esenzione: dal 2025 eliminata la soglia di esenzione pari a 2.000 euro
- Plusvalenze e Minusvalenze: per la determinazione delle plusvalenze e minusvalenze, per ciascuna cripto-attività posseduta alla data del 1° gennaio 2025 al posto del costo o del valore di acquisto può essere assunto il valore a tale data, determinato versando un’imposta sostitutiva del 18% entro il 30 novembre 2025.
Cosa comporta l’omissione delle cripto-attività?
L’omessa dichiarazione delle cripto-attività detenute può comportare sanzioni amministrative significative, in linea con quanto previsto per gli altri investimenti esteri o attività finanziarie detenute all’estero.
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